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Cesenatico, domani 13 maggio presentazione del riconoscimento di interesse culturale della navigazione al terzo
Testo del comunicato
Domani, sabato 13 maggio 2023, alle ore 10.00, nella Sala Convegni del Museo della Marineria di via Carlo Armellini a Cesenatico, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, in collaborazione con il Comune romagnolo, presenterà il riconoscimento dell’interesse culturale della pratica della navigazione con vela al terzo lungo le coste della Romagna, dichiarato dalla Commissione Regionale per il Patrimonio culturale dell’Emilia Romagna.
La vela al terzo è la forma di vela tradizionale usata dalle barche da pesca e piccolo trasporto su entrambe le sponde dell’Adriatico settentrionale dal sec. XVIII sino alla metà circa del secolo scorso. È caratterizzata dalla forma a trapezio e dalla tintura con terre in colori vivi, sempre contrassegnata con un disegno riferito alla famiglia del proprietario (paròne) della barca, come una sorta di araldica popolare. La sua origine si deve all’incontro tra la vela latina usata in tutto il Mediterraneo con le forme di vela delle acque interne della Pianura Padana, e si rafforza in modo esclusivo sulle barche tradizionali adriatiche, come bragozzi, trabaccoli, lance e battane di importanti città marittime, come Venezia, Chioggia, Trieste, Fiume, Ancona, e di coste molto attive come quelle della Romagna, dell’Istria, del golfo del Quarnaro, tutte in stretta relazione tra loro.
La vela al terzo – così chiamata perché il pennone superiore che la sostiene è fissato all’albero ad un terzo della sua lunghezza - cessò di essere utilizzata nel secondo dopoguerra dopo l’avvento della propulsione a motore anche sulle piccole barche da pesca. Negli ultimi decenni il suo uso è stato recuperato da diversi gruppi e associazioni che la praticano e la tramandano insieme ad altri importanti elementi di cultura immateriale marittima, come il restauro di barche tradizionali in legno, concretizzando uno degli aspetti previsti dalla Convenzione di Faro sulle “comunità di eredità” che preservano e tramandano il patrimonio culturale.
Va evidenziato che si tratta del primo esempio nel suo genere di applicazione in Italia dell’art. 7 bis del Codice dei Beni Culturali. Non a caso piena soddisfazione è stata espressa anche dal Direttore Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della cultura Luigi La Rocca, che l’ha definita «una “buona pratica” che risponde in pieno ai principi enunciati dalla Convenzione Unesco del 2003 e che apre la strada alla tutela e alla valorizzazione di altre testimonianze del patrimonio immateriale e che favorisce la diffusione della consapevolezza a livello locale, nazionale e internazionale dell'importanza di tale patrimonio».
Al Museo della Marineria sono state individuate tre imbarcazioni tradizionali - il trabaccolo Barchèt, il bragozzo San Nicolò, la battana Vanessa - due vele al terzo e due elementi simbolici, la cuffia e gli occhi di prua, in quanto patrimonio culturale e storico di una intera comunità, trasmesso di generazione in generazione con continuità, frutto di interazione uomo-ambiente-natura, nel quale la comunità stessa si identifica ed esprime la propria creatività e peculiarità.
L’evento si svolgerà al Museo della Marineria di Cesenatico, coinvolgendo anche la sua sezione galleggiante, con le barche tradizionali con le loro riconoscibili vele alzate, dai colori e simboli distintivi delle famiglie e comunità di appartenenza. Si tratta di un’occasione per festeggiare il prezioso riconoscimento ottenuto e per divulgare conoscenze e saperi collegati a questo tipo di navigazione.
Interverranno il Soprintendente Federica Gonzato, il Sindaco Matteo Gozzoli, la Responsabile Area patrimonio demoetnoantropologico della Soprintendenza Romina Pirraglia e il Direttore del Museo Davide Gnola.
Alla conferenza stampa, grazie al sostegno e alla collaborazione della Guardia Costiera e delle Capitanerie di Porto, seguirà una sfilata delle barche tradizionali con vele al terzo, visibile a tutte le persone dal Porto Canale Leonardesco e dai moli. Si potrà inoltre assistere alla dimostrazione di attività legate agli antichi mestieri marinareschi come la tintura delle vele, il carenaggio, i lavori con cime, le riparazioni delle reti da pesca.
Per info:
museomarineria@comune.cesenatico.fc.it