Apollo e Dafne

CIS - Cosenza


Cosenza - Centro Storico
L’insediamento originario della città di Cosenza, oggi suo centro “storico”, è situato in collina, sul fianco orientale del Colle Pancrazio, delimitato a destra e a sinistra dai fiumi Busento e Crati, circondato da altri colli che fanno da cintura alla confluenza dei fiumi.
Storicamente Cosenza è rimasta per molti secoli entro questi confini territoriali e tendenzialmente isolata a causa della difficile raggiungibilità.
La crescita demografica, con l’inurbamento di popolazione proveniente dai piccoli centri circostanti, la costruzione degli argini dei fiumi e la bonifica delle aree in pianura consentirono l’espansione della città che oltrepassando i fiumi andò estendendosi verso Nord, sino a ricongiungersi con la periferia di rendese.
Negli anni cinquanta e sessanta il centro storico di Cosenza conobbe un progressivo declino che negli anni settanta si concretizzò in un sostanziale abbandono dell’area e negli anni in uno stato cd. di “degrado esplosivo” caratterizzato dalla forte presenza di criminalità stanziale. Dagli anni novanta ad oggi, poi, periodi di micro-ripresa si sono susseguiti e mescolati con nuove forme di degrado (ambientale, edilizio, etc.).
Proprio alla fine di quegli anni, il centro storico venne interessato per la prima volta dall’impiego di fondi comunitari (il Programma di iniziativa comunitaria Urban) finalizzati all’avvio di tutta una serie di interventi di riqualificazione degli spazi aperti e di recupero a fini sociali di edifici pubblici che non riuscì ad innescare nuovi processi di sviluppo urbano. nel centro storico cosentino
Uno degli elementi che, a suo tempo, ha impedito che quegli interventi potessero contribuire ad uno sviluppo complessivo del centro storico può essere sicuramente attribuito alla circostanza che le attività di recupero degli edifici e di rivitalizzazione sociale si svolsero principalmente lungo la direttrice principale, Corso Telesio, dove vennero aperti, grazie alla formula dei finanziamenti, locali rivolti soprattutto alla vita notturna, senza mai offrire una reale capacità di penetrazione nelle vie laterali.
Successivamente il centro storico di Cosenza non è più stato interessato da significativi interventi di riqualificazione né è stato oggetto di un programma organico di recupero, nei suoi aspetti architettonici e sociali, in funzione di una visione complessiva di città.
La sociologia urbana, orma da tempo, ha messo in luce come i centri storici costituiscano sedi primarie per la realizzazione di manifestazioni finalizzate ad attrarre un pubblico composito; dove musei, opere di risanamento o costruite ex-novo, luoghi tradizionali della cultura (come teatri e università), nuovi luoghi di produzione culturale si mescolano ai luoghi del consumo e del divertimento, per diventare prodotti da esibire e vendere. Questa idea è oggi divenuto obiettivo principale del Contratto istituzionale di sviluppo (CIS) “Cosenza – Centro Storico” che ha come obiettivo la valorizzazione di quel territorio, attraverso una serie di interventi tra loro funzionalmente connessi e pertanto capaci, anche in virtù della collocazione fisica degli immobili interessati, di penetrare nelle “viuzze e nei vicoli” del centro.
Un programma ambizioso che è stato sviluppato allo scopo di innescare processi virtuosi capaci di far ritrovare – riscoprire, recuperare, rinnovare - la cifra identitaria, il carattere, lo spirito, la poetica degli spazi e del paesaggio, valorizzando le vocazioni e i saperi territoriali, e che per far ciò abbisogna del contributo di tutti gli attori della scena urbana del centro storico.
In tale contesto, è stato avviato un iter di concertazione tecnico–istituzionale con le Amministrazioni del territorio al fine di selezionare progetti integrati capaci di promuovere lo sviluppo del centro storico di Cosenza, da finanziare attraverso lo strumento del CIS. Tale attività ha portato all’individuazione di 20 interventi di recupero e riqualificazione di immobili di pregio dal punto di vista storico culturale ed un ulteriore intervento “immateriale” (di cui è Ente beneficiario l’Università della Calabria) dal valore complessivo di 92,3 milioni euro .
La strategia del progetto integrato e dei suoi interventi mira al recupero e valorizzazione del patrimonio culturale, con particolare riferimento al patrimonio letterario ed al patrimonio archeologico e artistico del centro storico della città; al sostegno della creazione di attività professionali operanti nella filiera culturale e creativa; al recupero e valorizzazione delle aree verdi pubbliche, miglioramento dell’accessibilità e della mobilità sostenibile; al recupero e rifunzionalizzazione, in chiave culturale, dei plessi scolastici, in funzione della ricostruzione di un sistema di welfare nel centro storico.
Con DPCM del 31 luglio 2020 è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Tavolo istituzionale di coordinamento per l’attuazione di progetti di riqualificazione del centro storico di Cosenza (Tavolo Istituzionale), presieduto dal Ministro della cultura che, nel corso delle precedenti legislature, ha all’uopo delegato il Sottosegretario di Stato per la cultura.
L’iter di sottoscrizione digitale del CIS “Cosenza – Centro storico” si è concluso in data 4 febbraio 2021 ed ha visto coinvolti il Ministro per il sud e la coesione territoriale; il Ministero della cultura; il Ministero dell’economia e delle finanze; il Ministero dell’interno – Prefettura di Cosenza; il Ministero dello sviluppo economico; il Ministero per le politiche giovanili e lo sport; l’Agenzia del Demanio; la Regione Calabria; la Provincia di Cosenza; il Comune di Cosenza; l’Università della Calabria; l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – INVITALIA.
L’insediamento del Tavolo Istituzionale Permanente (TIP), avvenuto il 21 gennaio del 2022, ha consentito di dare l’avvio alle attività prodromiche alla realizzazione degli interventi finanziati.
Nel corso dei suoi lavori, il TIP ha adottato un Protocollo di Legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata relativamente alla realizzazione delle opere e degli interventi attuati nel CIS. Sempre in linea con quanto previsto dal contratto, è stato predisposto ed approvato un Protocollo operativo finalizzato alla risoluzione in via preliminare delle possibili interferenze (operative e di cantiere) tra gli interventi nonché un Piano della Comunicazione che ha come scopo quello condivisione, dare ascolto alle comunità, molteplici e frammentate (spesso, a loro modo organizzate in comitati di quartiere, associazioni, gruppi di residenti, tra i quali stranieri con dimora abituale o occupanti sine titulo, artigiani e piccoli commercianti) che insistono nel centro storico.
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